'Ndrangheta: Arrestato l'assessore regionale
E' di poche ore fa la notizia che l'assessore Regionale Roberto Rosso è stato arrestato con l'accusa di voto di scambio politico-mafioso.
Rosso era entrato in Regione dopo le ultime elezioni del mese di maggio e faceva parte della maggioranza di centro-destra guidata dal Presidente Cirio.
Il consigliere, già capogruppo di Fratelli D'Italia al consiglio comunale di Torino e Vicesindaco del suo comune di provenienza ( Trino Vercellese ), è stato indagato ed arrestato all'interno di un'inchiesta della Guardia Finanza che ha eseguito, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia torinese, otto ordinanze di custodia cautelare, oltre al sequestro di beni, a personaggi legati alla ‘ndrangheta radicati nel territorio di Carmagnola ed operanti a Torino.
La Procura contesta agli arrestati, oltre all’Associazione per delinquere di stampo mafioso e reati fiscali per 16 milioni di euro, anche il reato di scambio elettorale politico-mafioso.
Rosso, secondo le accuse riportate all'interno dell'indagine, si sarebbe rivolto ad alcuni affiliati delle cosche calabresi per arrivare a conquistarsi un posto in Regione.
Sempre secondo quanto si apprende dalle indagini, il candidato di Fratelli d'Italia avrebbe "comprato" un pacchetto di voti dalla 'Ndrangheta pagando corrispondendo a tali affiliati la somma di 15 mila Euro.
Rimanendo dell'idea che viviamo in un Paese garantista e che reputiamo esso un fatto di cronaca ma non ci sentiamo di condannare l'assessore fino alla chiusura del processo, confermiamo l'assoluta gravità di quanto successo e non possiamo che rimanere esterrefatti dal continuo propagarsi di infiltrazioni mafiose all'interno della politica nazionale.
Intanto, in mattinata, l'assessore si è dimesso dalla sua carica e il Presidente Cirio ha dichiarato di essere rimasto "allibito" da quanto successo e Giorgia Meloni lo ha "espulso" da Fratelli d'Italia.
Crediamo nella loro buona fede ma sicuramente il fatto che si sia già dimesso non fa ben sperare.
Gabriele Cannone
Rosso era entrato in Regione dopo le ultime elezioni del mese di maggio e faceva parte della maggioranza di centro-destra guidata dal Presidente Cirio.
Il consigliere, già capogruppo di Fratelli D'Italia al consiglio comunale di Torino e Vicesindaco del suo comune di provenienza ( Trino Vercellese ), è stato indagato ed arrestato all'interno di un'inchiesta della Guardia Finanza che ha eseguito, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia torinese, otto ordinanze di custodia cautelare, oltre al sequestro di beni, a personaggi legati alla ‘ndrangheta radicati nel territorio di Carmagnola ed operanti a Torino.
La Procura contesta agli arrestati, oltre all’Associazione per delinquere di stampo mafioso e reati fiscali per 16 milioni di euro, anche il reato di scambio elettorale politico-mafioso.
Rosso, secondo le accuse riportate all'interno dell'indagine, si sarebbe rivolto ad alcuni affiliati delle cosche calabresi per arrivare a conquistarsi un posto in Regione.
Sempre secondo quanto si apprende dalle indagini, il candidato di Fratelli d'Italia avrebbe "comprato" un pacchetto di voti dalla 'Ndrangheta pagando corrispondendo a tali affiliati la somma di 15 mila Euro.
Rimanendo dell'idea che viviamo in un Paese garantista e che reputiamo esso un fatto di cronaca ma non ci sentiamo di condannare l'assessore fino alla chiusura del processo, confermiamo l'assoluta gravità di quanto successo e non possiamo che rimanere esterrefatti dal continuo propagarsi di infiltrazioni mafiose all'interno della politica nazionale.
Intanto, in mattinata, l'assessore si è dimesso dalla sua carica e il Presidente Cirio ha dichiarato di essere rimasto "allibito" da quanto successo e Giorgia Meloni lo ha "espulso" da Fratelli d'Italia.
Crediamo nella loro buona fede ma sicuramente il fatto che si sia già dimesso non fa ben sperare.
Gabriele Cannone